Editoria e paesaggio: la fotografia contemporanea come ricerca #7 Rive, Piere e Casère

2 dicembre 2022, 18:00

Venerdì 2 dicembre alle ore 18 presso spazi Bomben di Fondazione Benetton Studi e Ricerche, e in diretta streaming sul canale Youtube, nell’ambito della seconda edizione di Editoria e paesaggio: la fotografia contemporanea come ricerca, ciclo di incontri pubblici dedicato al dialogo tra paesaggio e fotografia contemporanea nell’ambito editoriale, si svolge il terzo incontro dedicato a Rive, Piere e Casère, un libro, curato da Miro Graziotin e pubblicato da Antiga Edizioni, sintesi di cinque anni di “cammino”, a partire da una ricerca sulla collina e sui borghi investiti dal fenomeno “Prosecco” nella Valdobbiadene. I fotografi Arcangelo Piai e Corrado Piccoli raccontano, con la forza pacifica e creativa della luce, il tramonto di una civiltà che, data per morta, mostra nei lacerti collinari un’inesausta vitalità ai limiti della resistenza.
Con contributi di Miro Graziotin, Luigi Latini, Carlo Rubini, Daniele Ferrazza, Silvia Benedet e testimonianze del “popolo delle colline”.

 

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Rive, Piere e Casère (Antiga Edizioni, 2022)

 

Alla fine del 2017 è stata avviata una campagna “camminante” tra le colline del Prosecco con particolare cura per ciò che si è deciso di chiamare “archeologia rurale”, con riferimento all’insieme dei corpi edilizi improntati alle necessità dei contadini di collina che versano, nella maggior parte dei casi, in uno stato d’abbandono, o quantomeno in una sinecura tipica delle fasi di passaggio d’epoca.

La prima fascinazione che ha investito gli autori, e che li ammalia, deriva da un’estetica dell’abbandono dalla quale emergono i richiami di un ambiente ancestrale in cui, pur nella difficoltà di leggerne segni e reperti, si svela la coscienza di quel luogo specifico che, per la sua pervasiva azione tra le colline della Valdobbiadene, trova pochi altri riscontri.

Grazie al camminare si è scoperta una gran mole d’immagini e documenti che hanno permesso di organizzare un volume e una mostra in cui oltre alle pietre e ai segni identitari del paesaggio collinare parlano anche i contadini, ultimi custodi di un mondo che si va sgretolando.

L’auspicio è che queste testimonianze possano condurre nella direzione di una nuova consapevolezza, per una rinnovata “cura del mondo”. Le immagini non pretendono di dare risposte, né hanno l’intenzione di denunciare un degrado e un abbandono che può essere percepito piuttosto come una nuova opportunità. Come scrive Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton, nell’introduzione al volume, «riconoscere il valore di un momento di abbandono è il primo atto di un pensiero paesaggistico propositivo, che non tace sui punti di conflitto per salvare l’immagine rassicurante di una pretesa autenticità».


 

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Rive, Piere e Casère. Foto di Corrado Piccoli e Arcangelo Piai

 


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Rive, Piere e Casère. Foto di Corrado Piccoli e Arcangelo Piai

 

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Rive, Piere e Casère (Antiga Edizioni, 2022)

 

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Rive, Piere e Casère. Foto di Corrado Piccoli e Arcangelo Piai

 

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Rive, Piere e Casère (Antiga Edizioni, 2022)