Incontri di fotografia #15: Altrettanto Roma con Fabio Moscatelli e Aldo Feroce
30 settembre 2021, ore 21:00
La registrazione della diretta è ora disponibile da qui
Lo spazio Lab27 è lieto di annunciare nell’ambito delle attività collaterali alla mostra ‘Abitare lo stigma’, il quindicesimo appuntamento di INCONTRI DI FOTOGRAFIA che si svolgerà il prossimo 30 settembre alle ore 21:00. In diretta online sul canale YouTube di Lab27.
Con Aldo Feroce e Fabio Moscatelli raccogliamo due esperienze di vita e di racconto sull’abitare a Roma. Per i due autori, Tor Bella Monaca e Corviale non sono giusto due quartieri della capitale da ritrarre, ma una ragione di impegno sociale e di introspezione comunitaria. Vogliamo dunque evidenziare queste pratiche, e il loro sviluppo nel tempo, e il ruolo che ha giocato la fotografia in tutto questo. Dare valore a queste esperienze, a questi esempi virtuosi di fare altruismo, è significativo per la città e formativo per chi si interroga su cosa il mezzo fotografico possa dare al mondo oltre a delle belle immagini. Di fatto, la differenza tra un approccio “mordi e fuggi” e una lenta immersione rispettosa del contesto e della persona ancora oggi non è così scontata. Il dibattito sulla fotografia investe anche la dimensione etica della sua produzione e portata, e dunque la sfera della responsabilità, della deontologia, del rispetto. Sappiamo che periferia è usato spesso come termine approssimativo per sbrigare certe questioni urbane. Diventato utile anche per la moda che ne sfrutta la patina ribelle per vendere dischi e blue jeans. Tutto questo favorisce una narrazione speculativa, piatta e monotona, che alimenta una visione ridondante, grossolana e stupefacente di questi luoghi. Ne parleremo insomma con chi invece ha scelto di restituirne diversamente le storie …
Aldo Feroce
Il nuovo Corviale chiamato anche “Serpentone” è un Palazzo lungo circa 1 km che sorge in periferia ovest di Roma, nato alla fine degli anni 70 per fronteggiare la crisi abitativa. Sin dalla sua nascita questo luogo è stato sinomino di degrado e delinquenza soprattutto per un malessere gestionale , tanto da farlo diventare uno dei quartieri simbolo di Roma. Io che ho fotografato la sua nascita nel 1977, ho deciso 30 anni dopo, di entrare per cercare di documentare in modo non stereotipato la vita del palazzo. La storia vede uomini e donne catapultati in un luogo privo di infrastrutture, con addosso ancora le ferite causate dallo strappo dello sfratto di massa, costrette ad un convivere per forza o per ragione. Persone che hanno dovuto riorganizzare la loro vita con mille difficolta, cercando di reinventarsela di colorarla, di viverla con nuove regole e soprattutto con il fai da te. Mentre da anni si parla di riqualificare il Corviale, facendo progetti sulla materia il mio intento è quello di dare voce e fa conoscere l’umano o meglio gli “invisibili” di cui nessuno mai parla.
© Aldo Feroce dalla serie “Il palazzo dei destini incrociati”
© Aldo Feroce dalla serie “Il palazzo dei destini incrociati”
© Aldo Feroce dalla serie “Il palazzo dei destini incrociati”
© Aldo Feroce dalla serie “Il palazzo dei destini incrociati”
© Aldo Feroce dalla serie “Il palazzo dei destini incrociati”
Fabio Moscatelli
Questo progetto ha l’intento di restituire una diversa rappresentazione della periferia, nel luogo che a Roma accoglie la sua immagine più negativa, Tor Bella Monaca. Enorme quartiere di edilizia residenziale pubblica degli anni ottanta, è l’emblema stesso del massiccio intervento pubblico, della concentrazione del disagio sociale e urbanistico, della periferia degradata e quindi anche dello stigma e della ghettizzazione. A questo immaginario contribuiscono in maniera determinante anche i canali di informazione, dai mass media ai social network, che fanno dell’immagine negativa e del degrado lo scoop e la notizia che si vende bene; in questo tendono a rafforzare i luoghi comuni rispetto al quartiere. Guardando oltre gli enormi problemi del quartiere, emerge tuttavia una grande vitalità , un contesto di persone normali e straordinarie al tempo stesso, un’importante produzione culturale, un laboratorio variegato di innumerevoli progettualità e personalità. Tor Bella Monaca come punto di partenza per un ripensamento della periferia nel suo complesso, un vero universo concentrazionario, raccontato attraverso storie che restituiscono un’immagine completamente diversa ed un riscatto sociale che i residenti meritano.
© Fabio Moscatelli dalla serie “Qui vive Jeeg”
© Fabio Moscatelli dalla serie “Qui vive Jeeg”
© Fabio Moscatelli dalla serie “Qui vive Jeeg”
© Fabio Moscatelli dalla serie “Qui vive Jeeg”
© Fabio Moscatelli dalla serie “Qui vive Jeeg”