Incontri di fotografia #17: Silvia Mangosio e Diego Brambilla. Visibile interiore
27 gennaio 2022, ore 21:00
La registrazione della diretta è ora disponibile da qui
Lo spazio Lab27 è lieto di annunciare il diciassettesimo appuntamento di INCONTRI DI FOTOGRAFIA che si svolgerà il prossimo 27 gennaio alle ore 21:00. In diretta online sul canale YouTube di Lab27 assieme a Silvia Mangosio e Diego Brambilla, entrambi in esposizione con le loro opere nella mostra ‘Ambientale’. Quali sono le sfide che autori emergenti incontrano nel loro cammino? Un interrogativo a cui Lab27 pone attenzione offrendo una piattaforma di confronto fra esperienze e pratiche. Nessuna ricetta, nessuna verità. A partire dai lavori selezionati per la mostra a Treviso riflettiamo sui percorsi di ideazione, di sviluppo e rappresentazione consapevoli che dal dialogo, dalla intersezione di diversi percorsi e casi studio, dal coinvolgimento meno autoreferenziale possano affiorare consigli, prospettive, occasioni. Entrambi i progetti aprono ad una possibilità di introspezione, redenzione, cura e riscatto personale, oltre a manifestano un legame importante tra la nuda vita e la condotta artistica.
Diego Brambilla è un artista italiano di stanza a Zurigo, Svizzera, che si è laureato in fotografia al London College of Communication nel 2015. Il suo lavoro utilizza una gamma di processi fotografici analogici e digitali per fondere reale e immaginario. Spinto dal fascino per il mistero e l’ambiguità, Diego mira a sfidare la percezione della realtà. Asciutte ed essenziali, le sue opere sono paesaggi interiori, stati d’animo, atmosfere piene di inquietudine e ironia.
Silvia Mangosio è nata in Italia, nel 1988. Dopo aver studiato fotografia e antropologia a Torino, ha frequentato un master class presso la Fondazione Fotografia di Modena, dove ha sviluppato un progetto intitolato “Memoriamatic”, che ha vinto il secondo premio del Premio “Cassa di Risparmio ”. Ha partecipato a diverse mostre collettive e residenze d’artista. Nel 2013 e 2016 è finalista alla mostra del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. Nel 2018 espone il suo nuovo progetto “Chronotope” nella collettiva “Memories” presso Phos, Torino.
Immagine di copertina di Nicola Morittu
© Diego Brambilla, dalla serie ‘Off the Mark’. L’immersione nei boschi e nelle montagne quale strumento terapeutico. Invece di concentrarsi sulla scoperta di nuovi posti, l’autore torna sui propri passi e sentieri. Luoghi che diventano sempre più familiari eppure, una volta fotografati, riacquistano una parvenza misteriosa. Secondo il dizionario di Oxford, ‘Off the Mark’ significa molto lontano da un obiettivo previsto. Anche se sono ritratti soggetti naturali, le loro forme e geometrie suggeriscono giocosamente un viaggio interiore, che diventa, a volte, insolito e ironico.
© Silvia Mangosio, dalla serie ‘Damage Control’. Scrive l’artista di questo lavoro che si misura con istanze personali e e In un momento di eccessiva semplificazione, credo che l’obiettivo principale di un artista sia quello di legare insieme le diverse sfaccettature della realtà, per creare un unicum in cui gli opposti possano coesistere e da essi crescere.
© Silvia Mangosio: “Approximation to the present” è un’installazione site-specific realizzata per la Galleria Cinica di Trevi, PG. Indagando sull’ambiguità del mezzo fotografico, le cinque fotografie mescolano elementi del presente e del passato, creando una nuova realtà che ha un punto di partenza nella verità ma esiste realmente solo nell’inquadratura, nel tempo e nello spazio ristretti della creazione e fruizione dell’immagine. È allo stesso tempo un’analisi sulla fotografia stessa, sul tempo e sulla memoria, una riflessione sulla possibilità di creare passati credibili per presenti immaginari
© Diego Brambilla, dalla serie ‘Off the Mark’
© Silvia Mangosio, dalla serie ‘Damage Control’. Fa sponda al verso discusso e reinterpretato della poesia di Gertrude Stein «Una rosa, è una rosa, è una rosa, è una rosa» che ricorda la forza degli elementi in quanto tale, nella loro semplicità, ma anche ridondanza, reiterazione, idealizzazione. Una dimensione di possibilità che chiunque può accarezzare…
© Diego Brambilla, dalla serie ‘Off the Mark’. Le fotografie appaiono rivolte più alla restituzione di uno spazio interiore, di una geografia personale resa ancora in un nuovamente visibile, quasi riconoscibile.